lunedì 7 febbraio 2011

Lunedì 7 febbraio 2011 La settimana pendolare inizia malissimo!

Lunedì 7 febbraio  2011  La settimana pendolare inizia malissimo!

Il lunedì di per sé è il giorno più “brutto” della settimana; grazie a Trenitalia diventa disastroso!
Il “Nostro”  reg.2274 delle 7.54, parte in orario(!!) dalla stazione di Piacenza e viaggia lentamente fino alle porte di Codogno! “Per forza…, il regionale delle 7.37 è appena partito da Piacenza in super ritardo e gli starà certamente davanti fino a Milano”    Non se ne può assolutamente più; il servizio è in continuo peggioramento e i prezzi degli abbonamenti continuano a salire!!
Il treno prosegue poi fino a  Lodi dove rimane inspiegabilmente fermo quasi 4 minuti quando 30 secondi sarebbero più che sufficienti; “Ah già! L’AD Moretti disse un giorno che i pendolari scendono e salgono dai convogli troppo lentamente, soprattutto quelli che tentano di farlo dalle porte chiuse (che mediamente sono circa il 50%....)”

In questo periodo sta diventando una spiacevole consuetudine quella di raggiungere Milano con almeno 20 minuti di ritardo e dato che anche oggi siamo gia a +13’ in quel di Lodi , è facile prevedere un ulteriore peggioramento. “Certo! se consideriamo che da Lodi a Milano occupano la linea anche i treni “LE NORD”,  di recente introduzione, il collasso è inevitabile...”
A Rogoredo il ns. treno  ha accumulato quindi altri 7 minuti,per darmi la possibilità di terminare la lettura di un libro appassionante che non potevo assolutamente rimandare(!)  totalizzando come previsto 20 minuti di ritardo!!! “accidenti a me e alle mie previsioni!”  

Durante questi ulteriori 20 minuti  trascorsi a bordo della carrozza di prima classe (più sporca che mai) non si è fatto vedere alcun controllore: “e’ matematico! Ogni volta che i treni hanno un ritardo superiore ai 5 minuti, il personale si nasconde e non ha il coraggio di farsi vedere! Non sarà colpa del personale di bordo, non sarà colpa dei macchinisti, ma quelli che pagano le conseguenze siamo sempre e solo noi pendolari!”
 In ogni caso, noi pendolari continueremo ad urlare la nostra disperazione per le condizioni di vita allucinanti “imposte” da Trenitalia!

Massimiliano Davoli

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