venerdì 4 febbraio 2011

04 febbraio 2011 : Partire prima? Serve solo a perdere preziose ore di sonno!

Non posso scrivere la risposta che darei a coloro che, in varie occasioni, suggeriscono ai pendolari di “prendere un treno precedente”  per arrivare al lavoro all’orario stabilito! Mi limiterò alla triste considerazione che tali tentativi servono solo a farci perdere preziose ore di sonno e stop! Si arriva comunque alla stessa ora sul posto di lavoro, vanificando tutti i sacrifici quotidiani per ottenere un “risultato” migliore.
Le cose che scriverò oggi avrei potuto scriverle anche ieri cambiando solo la data; i motivi non li conosceremo mai , ma ieri e oggi, con il treno Regionale 2912 delle 7.37 , diretto a Sesto SG, abbiamo accumulato rispettivamente 28 e 27 minuti di ritardo!
Oggi il viaggio si è colorito anche di  situazioni “al limite”.
Il treno è partito con qualche minuto di ritardo da Piacenza; dopo il ponte sul Po ha dato subito segni di rallentamento (“Anche oggi sarà un viaggio di m….”); arrivato a Codogno ha raccolto alcuni pendolari locali, ma dopo qualche istante ha dovuto accogliere anche altre decine di persone scese velocemente da un treno fermo sul binario adiacente (“Ma quello era il treno regionale delle 7.30 partito qualche minuto prima del nostro dalla stazione di Piacenza! Perché scendono tutti e si precipitano sul nostro?”)  Le cause di questa decisione non le conosceremo mai, evidentemente quel trenaccio avrà manifestato problemi tecnici……
A bordo l’atmosfera diventa subito insopportabile e qualche saggio decide di aprire leggermente i finestrini per evitare soffocamenti e malesseri. (“Questi sono pure incavolatissimi perché le carrozze di prima sono vuote. Meglio non protestare anche se personalmente non sarei molto d’accordo con queste invasioni”)
A Casale ovviamente le cose sono peggiorate perché anche in quella stazione il R2912 ha dovuto caricare i viaggiatori di due treni  (“Adesso qualcuno si aggrapperà ai portapacchi perché in corridoio non c’è più un millimetro cubo libero…..”)
Per complicarci ulteriormente la vita il treno ha effettuato fermata straordinaria a Secugnago (“Qui ho udito chiaramente alcune maledizioni nei confronti del capotreno,  dei macchinisti e di Trenitalia tutta! Non vedo l’ora di arrivare a Lodi, perché non ce la faccio più! Poi non sopporto la gente che parla ad alta voce o ridacchia mancando di rispetto agli altri utenti”)
L’arrivo a Lodi (15 di ritardo) è stato vissuto come una effimera liberazione perché qualche viaggiatore è sceso, ma ne sono salti almeno il centuplo! (“Se arriverò intero a Rogoredo oggi potrò urlare al miracolo, perché la composizione fisica delle persone nelle carrozze sta diventando una sorta di groviglio laocontico!”)

A Rogoredo il ns.treno  ha accumulato quindi altri 12 minuti,per dare la precedenza alla nebbia(!!!!) totalizzando così 27 minuti di ritardo!!! Coraggio è venerdì! Fino a lunedì questo dramma non lo dovremo più “vivere” ! Un grazie sentito alle FS per il disastro quotidiano e un “VAFFA”  per l’aumento dell’abbonamento mensile del 12 – 13 %. In tal senso è semplicemente DISDICEVOLE lo stratagemma messo in atto in questi giorni per l’emissione dell’abbonamento di febbraio per fregare ulteriormente i pendolari: La metamorfosi del prezzo è stata la seguente (per la prima classe)

fino al 31/1
89
BONUS 20% SU 111
01-feb
100
BONUS 10% SU 111
02-feb
125
AUMENTO 13% SU 111


Massimiliano Davoli

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